JAPANESE FILM FESTIVALRecensioni dei film selezionati per l'edizione 2021 itinerante del Japanese Film Festival. I film sono disponibili gratuitamente a questo link: https://watch.jff.jpf.go.jp/page/italy/.
Ecotherapy Getaway Holiday di Shūichi Okita (Giappone) Recensione di Valerio Costanzia Sette donne mature fanno una gita nei boschi in pieno foliage a vedere una famosa cascata. Sono accompagnati da una guida tanto pedante quanto imbranata che finisce per perdersi nel bosco e lasciare da sole le sette donne. Voto 6/10
0.5mm di Ando Momoko (Giappone) Recensione di Valerio Costanzia Sawa è una giovane donna che fa la badante con impegno e dedizione, persin troppo, tanto che un giorno riceve la richiesta di andare a letto con uno dei vecchi di cui si prende cura. Dopo un primo stupore iniziale (la richiesta arriva dalla figlia dell’anziano) Sawa accetta di infilarsi nel futon dell’uomo, senza troppo imbarazzo, anzi, quasi convinta di non fare nulla che esuli dal suo compito di badante. A questa prima avventura ne seguiranno altre, non necessariamente sessuali, perché quella di Sawa si rivela essere, a poco a poco, qualcosa di più di una banale gerontofilia, qualcosa di molto diverso che ha a che fare con il suo istinto quasi predatore di spiare i vecchi, avvicinarli e in qualche modo assoggettarli mediante un ricatto e quindi impossessarsi della loro vita. Non solo possesso materiale di denaro o di auto, ma delle loro vite e del loro quotidiano fino a plagiarli. E tuttavia quando Sawa se ne va lascia le cose migliori di come quando era arrivata, il suo passaggio è terapeutico, come una cura, una badante dell’anima di personaggi vecchi, rosi dalla solitudine, infantili e gretti, cattivi e sprezzanti che alla fine però acquistano una nuova consapevolezza e provano a mettersi in pace con il mondo. Voto 8/10
Railways di Nishikori Yoshinari (Giappone) Recensione di Valerio Costanzia Hajime è un manager di quelli che fanno il lavoro sporco, chiudere stabilimenti e licenziare persone in esubero. A capo di una di queste aziende c'è un suo vecchio amico che non capisce e non ha voglia di capire le ragioni per cui il suo lavoro debba interrompersi. E tuttavia l'amico fa il suo dovere per poi pagarne, a suo modo, le conseguenze. Voto 4/10
Tremble All You Want di Ohku Akiko(Giappone) Recensione di Valerio Costanzia Confusa e infelice, Yoshika è un'efficiente contabile tanto brava nel far di conto quanto sognatrice e imbranata in amore. La sua immaginazione corre veloce e le fa incontrare personaggi reali che in realtà vivono solo nella sua fantasia con i quali imbastisce discorsi frenetici sentendosi così ascoltata, compresa, considerata, al centro di quell'attenzione che il suo ego ferito le chiede. La realtà per Yoshika è però molto più prosaica, vive da sola in un minuscolo appartamento, con i suoi fossili da collezione di animali estinti e con una strana vicina che suona l'ocarina, è innamorata da quando faceva le medie di Ichi, al quale non si è mai dichiarata, e sul lavoro attira le attenzioni del buffo e strampalato Ni. Chi sarà a conquistare il suo cuore? Voto 7.5/10
Café Funiculi Funicula di Tsukahara Ayuko(Giappone) Recensione di Valerio Costanzia Nel Caffè Funiculi Funicola c'è un tavolo speciale in cui chi si siede può tornare indietro nel tempo. Ci sono però alcune regole da rispettare: il passato non si può cambiare e, durante il viaggio a ritroso, bisogna bere una tazza di caffè senza lasciarlo raffreddare altrimenti si rimane intrappolati e si diventa un fantasma. Tratto dal romanzo "Finchè il caffè è caldo" di Toshikazu Kawaguchi, pubblicato in Italia da Garzanti, il film della regista Tsukahara Ayuco, alla prima prova con un lungometraggio dopo una lunga gavetta nelle serie TV, non tradisce il suo impianto sostanzialmente teatrale che ha nel caffè Funiculi Funicula (proprio così il titolo internazionale che fa perdere il senso di quello originale, bere il caffè finché è caldo, ovvero vivere pienamente il presente) il suo luogo di elezione. Il personaggio di Kazu, che con la sua graziosa presenza è il vero deus ex machina del locale, tira le fila dei personaggi a loro modo rappresentativi di una varia umanità che vive di rimpianti o di rimorsi e che aspira a tornare nel passato con l'illusione di mettere le cose in sesto. È Kazu infatti che nasconde il segreto più lacerante, un segreto che è sotto i suoi occhi ogni maledetto giorno che passa nel bar a servire caffè ai tavoli. Nella parte finale del film la leggerezza profusa dalla regista lascia il posto a un eccessivo tono melenso che svuota l'ambiguità irrisolta, fino ad allora, del fantasma triste. Voto 6/10
Key of Life di Uchida Kenji(Giappone) Recensione di Valerio Costanzia Quasi come in un film di Ozu, la giovane e seriosa Kanae Mizushima, redattrice in una rivista che recensisce oggetti di lusso, decide che - anche per accontentare il padre - è giunto il momento di sposarsi, nonostante non abbia un fidanzato. Le aspirazioni nuziali di Kanae incrociano altre due identità, totalmente all'opposto, come il disperato e aspirante suicida Takeshi Sakurai e il sicario Junitsu Kondo, un sophisticated killer che, scopriremo, fa il doppio gioco con le sue vittime. Voto 7/10
Stolen Identity di Nakata Hideo(Giappone) Recensione di Valerio Costanzia "Se il sole esplodesse non lo sapremmo per 8 minuti... che significa? Che se il sole esplodesse, il sistema solare verrebbe distrutto ma l'onda d'urto raggiungerebbe la Terra dopo 8 minuti. Cosa faresti in quegli 8 minuti, Asami?" Voto 7/10 |